Guida alla lettura ottica

[04] Ottimizzare la modulistica

– Perché le ricette mediche sono rosse?
– Perché le schedine del lotto sono arancioni?
– Perché spesso la modulistica che compiliamo contiene dei quadretti neri agli angoli del foglio?
– Perché i moduli per richiedere una fidelity card hanno delle caselline colorate?
Perché mi chiedono di scrivere in stampatello maiuscolo e di evitare il corsivo?
– E perché mi chiedono sempre di compilare con una penna nera o blu?

La risposta a queste domande è semplice: gran parte della modulistica destinata da una compilazione manoscritta è ottimizzata per la lettura ottica. In parole povere, il layout grafico di questi documenti è stato generato in modo da agevolare le performance dei software di lettura ottica, in modo da garantire il massimo livello di accuratezza possibile in termini di riconoscimento, insieme alla massima velocità di elaborazione.

I quadretti agli angoli, ad esempio, servono a far sì che il software provveda autonomamente all’orientamento dell’immagine, sollevando l’operatore preposto alla scansione da un’attività di orientamento manuale che inevitabilmente richiederebbe parecchio tempo; non solo: grazie ai quadretti di allineamento, il software “OCR” sarà in grado di determinare con assoluta precisione anche l’allineamento del modulo, calcolando i valori di offset e stretch orizzontale e verticale.

La fincatura colorata, dal canto suo, aiuta l’attività di riconoscimento in senso stretto: sia in fase di scansione che in fase di elaborazione infatti, il colore delle caselline può essere rimosso, lasciando a disposizione degli algoritmi di decodifica dei caratteri la sola parte compilata, senza il disturbo generato da linee orizzontali e verticali, riquadri o altri elementi. Di qui la risposta anche al perché sia spesso richiesto di usare una penna nera o blu: un modulo con fincatura rossa, compilato con penna rossa, risulterebbe vuoto (quindi non compilato) a seguito della rimozione del colore.

L’ottimizzazione della modulistica, ovviamente quando è possibile intervenire sotto l’aspetto grafico, è fortemente consigliata al punto che, in alcuni casi, può determinare il successo o meno di un progetto di lettura ottica.

A sinistra, un modulo non ottimizzato per la lettura ottica.
A destra, lo stesso modulo correttamente riprogettato per la lettura ottica: in verde sono evidenziati i principali interventi: l’inserimento di ancore agli angoli per definire orientamento, allineamento e stretch, la corretta formattazione dei campi OMR e l’utilizzo di caselle per i campi ICR.