Il «motore» di riconoscimento consente l’identificazione della corretta posizione dei dati sull’immagine e in pochi secondi ne esegue la lettura, assegnando a ciascun dato letto una percentuale di «confidenza».

La confidenza di lettura indica, su scala 0-100, quanto il software è sicuro di avere effettuato una lettura corretta: questo dato è funzione sia della lettura del motore OCR in senso stretto, sia dell’esito di controlli sul dato estratto; ad esempio, il software controlla sia la coerenza del dato letto con un formato atteso (numero documento, date, codice fiscale, etc.), sia il soddisfacimento di alcune condizioni (data di scadenza non antecedente alla data di registrazione, corrispondenza valori comune/provincia, etc.).

Qualora i controlli interni “post-OCR” non siano superati, al dato viene assegnata una confidenza di lettura minore, così da forzarne il controllo. 

I dati elaborati dal sistema vengono presentati all’operatore tramite una comoda interfaccia grafica, in cui è presente anche l’immagine del documento acquisito. A lato di ciascun dato vi è un semaforo, che consente l’individuazione immediata dei dati sicuramente letti correttamente (colore verde), letti con confidenza medio/bassa (colore giallo), letti con confidenza bassa o formalmente errati (colore rosso).

L’operatore non deve far altro che modificare i soli campi che necessitano di correzione, digitandone il valore corretto senza ricorrere al documento originale.

Al termine del processo i dati sono rilasciati su DBMS (via ADO, OLEDB, ODBC) o salvati su file (.txt, .csv, .xml, .asc, etc.), o inviati al gestionale tramite emulazione tastiera.

E’ inoltre possibile definire se e in che formato salvare l’immagine del documento processato.